A lezione da Calvino

Lo confesso: Calvino non è mai stato tra i miei scrittori preferiti. Non mi sono appassionata ai suoi libri nemmeno da adolescente, quando Il cavaliere inesistente e Il visconte dimezzato erano letture estive d'obbligo, parte integrante dei compiti per le vacanze.
E dopo il pregiudizio è rimasto. A chi mi chiedeva se mi piaceva Calvino, rispondevo sempre che non era nelle mie corde.
Quando nel 1985 sono uscite le Lezioni Americane, le ho lette distrattamente e per dovere: alla fine degli anni ottanta conoscere la famosa citazione sulla pesantezza dell'hardware e la leggerezza del software era assolutamente obbligatorio per la redattrice di un'azienda di informatica.
Quando è nato il Mestiere di Scrivere, sono stata di nuovo assillata dalle domande (questa volta via mail). Ma hai letto Calvino? Perché citi tanti scrittori e mai Calvino?
Be', a quel punto ho ripreso in mano le Lezioni Americane. Ho scorso l'indice: la leggerezza, la rapidità, l'esattezza, la visibilità, la molteplicità... oddio - mi sono detta - sembrano le parole chiave della scrittura per internet. Ho riletto attentamente l'introduzione: c'era anche una sesta parola chiave che Calvino indicava per il nuovo millennio, la coerenza. Il cerchio mi sembrava chiuso e perfetto.
È vero, Calvino parlava di letteratura, ma anche di "valori", che possono informare altri settori della scrittura e persino dell'esistenza.
Quindici, venti anni prima dell'arrivo di internet, Calvino mi sembrava aver immaginato le principali caratteristiche della scrittura online. E ce le affidava invitandoci a riscoprirle nei classici: Lucrezio, Dante, Leopardi, Musil, Valéry, fino a Gadda e a Borges.
E allora ho riletto le Lezioni Americane con altro spirito e altra attenzione.
Il gioco delle citazioni e delle estrapolazioni è pericoloso e qualche volta fuorviante. Ma prendete proprio per un gioco il testo che segue. Un gioco un po' azzardato e incosciente da parte di chi è convinta che anche per lo scrittore professionale non c'è fonte migliore e più inesauribile della letteratura.
Quello che vi propongo è il contrappunto tra alcune citazioni dalle Lezioni Americane e le mie notazioni sulla scrittura online.

 

Leggerezza

“La seconda rivoluzione industriale non si presenta come la prima, con immagini schiaccianti quali presse di laminatoi o colate di acciaio, ma come i bits d’un flusso d’informazione che corre sui circuiti sotto forma d’impulsi elettronici. Le macchine di ferro ci sono sempre, ma obbediscono ai bit senza peso.”

“Spero innanzitutto di avere dimostrato che esiste una leggerezza della pensosità, così come tutti sappiamo che esiste una leggerezza della frivolezza; anzi la leggerezza pensosa può far apparire la frivolezza come pesante e opaca.”

“La leggerezza per me si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l’abbandono al caso. Paul Valéry ha detto: Il faut etre léger comme l’oiseau, et non comme la plume.”

...leggeri come un uccello, quindi con una direzione, un itinerario, un progetto... e con una scrittura leggera che non è frivolezza, ma precisione, aderenza perfetta tra contenuti e parole... anche su internet è la scrittura leggera e sintetica quella che si impone, che viene colta anche con un solo sguardo... leggera e trasparente nello stile... leggera e rarefatta nella sua destrutturazione in paragrafi, titoli, sottotitoli, che però sulla pagina disegnano un sistema, una macchina che funziona.

 

Rapidità

"Nelle note dello Zibaldone dei mesi seguenti, Leopardi sviluppa le sue riflessioni sulla velocità e a un certo punto arriva a parlare dello stile: 'La rapidità e la concisione dello stile piace perché presenta all’anima una folla d’idee simultanee così rapidamente succedentesi, che paiono simultanee, e fanno ondeggiare l’anima in una tale abbondanza di pensieri, o d’immagini e sensazioni spirituali, ch’ella o non è capace di abbracciarle tutte, e pienamente ciascuna, o non ha tempo di restare in ozio, e priva di sensazioni. La forza dello stile poetico, che in gran parte e tutt’uno colla rapidità, non è piacevole per altro che per questi effetti, e non consiste in altro. L’eccitamento d’idee simultanee, può derivare e da ciascuna parola isolata, o propria o metaforica, e dalla loro collocazione, e dal giro della frase, e dalla soppressione stessa di altre parole o frasi (3 novembre 1821)'."

"La rapidità dello stile e del pensiero vuol dire soprattutto agilità, mobilità, disinvoltura; tutte qualità che s’accordano con una scrittura pronta alle divagazioni, a saltare da un argomento all’altro, a perdere il filo cento volte e a ritrovarlo dopo cento giravolte.

"Nei tempi sempre più congestionati che ci attendono, il bisogno di letteratura dovrà puntare sulla massima concentrazione della poesia e del pensiero."

... anche su internet si corre, si salta da un sito all'altro, si legge in maniera disordinata, si seguono gli itinerari più impensati, ci si perde e poi si torna... chi scrive deve quindi puntare alla brevità, intesa soprattutto come sinteticità e concentrazione... nei testi, nei titoli, nei microcontent, magari tornando proprio alla scuola della poesia.

 

Esattezza

"Esattezza vuol dire per me soprattutto tre cose:

  1. un disegno dell’opera ben definito e ben calcolato;
  2. l’evocazione d’immagini visuali nitide, incisive, memorabili; in italiano abbiamo un aggettivo che non esiste in inglese, “icastico”, dal greco “eikastikós”;
  3. un linguaggio il più preciso possibile come lessico e come resa delle sfumature del pensiero e dell’immaginazione."

...l'esattezza si applica a tutte le fasi della scrittura per il web: nella progettazione del sito, un luogo in cui il lettore deve poter muoversi a suo agio, vivere esperienze, trovare quello che cerca, senza mai perdersi; nella precisione delle informazioni, nell'aderenza del linguaggio ai contenuti, nell'accuratezza della ricerca, nell'affidabilità delle fonti, nella coerenza tra il titolo di un link e la sua destinazione.



Visibilità

"Se ho incluso la Visibilità nel mio elenco di valori da salvare è per avvertire del pericolo che stiamo correndo di perdere una facoltà umana fondamentale: il potere di mettere a fuoco visioni a occhi chiusi, di far scaturire colori e forme dall’allineamento di caratteri alfabetici neri su una pagina bianca, di pensare per immagini."

"Comunque, tutte le “realtà” e le “fantasie” possono prendere forma solo attraverso la scrittura, nella quale esteriorità e interiorità, mondo e io, esperienza e fantasia appaiono composte della stessa materia verbale; le visioni polimorfe degli occhi e dell’anima si trovano contenute in righe uniformi di caratteri minuscoli o maiuscoli, di punti, di virgole, di parentesi; pagine di segni allineati fitti fitti come granelli di sabbia rappresentano lo spettacolo variopinto del mondo in una superficie sempre uguale e sempre diversa, come le dune spinte dal vento del deserto."

... una scrittura in cui le parole si sposano con le forme e i colori, in cui anche le parole diventano immagini e con il movimento e i colori cambiano di espressione e tonalità... una pagina che si legge come un manifesto e si guarda come uno spot .... uno scrittore che progetta, pensa e scrive in uno spazio visivo.



Molteplicità

"Quella che prende forma nei grandi romanzi del XX secolo è l’idea d’una enciclopedia aperta, aggettivo che certamente contraddice il sostantivo enciclopedia, nato etimologicamente dalla pretesa di esaurire la conoscenza del mondo rinchiudendola in un circolo. Oggi non è più pensabile una totalità che non sia potenziale, congetturale, plurima."

"Nei testi brevi come in ogni episodio dei romanzi di Gadda, ogni minimo oggetto è visto come il centro d'una rete di relazioni che lo scrittore non sa trattenersi dal seguire, moltiplicando i dettagli in modo che le sue descrizioni e divagazioni diventano infinite. Da qualsiasi punto di partenza il discorso s'allarga a comprendere orizzonti sempre più vasti, e se potesse continuare e svilupparsi in ogni direzione arriverebbe ad abbracciare l'intero universo."

... in internet ogni pagina, ogni testo, ogni parola può aprirsi in mille direzioni diverse e portarci lontano, anche in luoghi sconosciuti e tutti da scoprire... la nostra scrittura non contiene solo dati, informazioni, notizie ed idee, ma diventa un'interfaccia sottile tra il lettore e altri mondi di parole, un invito al viaggio di cui non si conosce mai la destinazione... e molteplici sono le persone, le lingue e le culture che si affacciano e si incrociano sulle nostre pagine aperte sul mondo.

 

Coerenza

... la sesta conferenza, quella sulla coerenza, Calvino non fece in tempo a scriverla, ma questo "valore" completa il breve esalogo dello scrittore online... coerenza tra parole e contenuti, coerenza dello stile in tutto il sito, coerenza tra parole e immagini, ma anche coerenza come affidabilità, serietà e responsabilità, qualità che un medium anarchico, libero e democratico come la Rete chiede a ogni vero scrittore, business e non.