Lezioni futuriste
Peer le mie lezioni sulla scrittura online ho una presentazione dove scrivo i miei appunti, o meglio la scaletta, sulla quale parlo poi a ruota libera. È solo una traccia per me, e ci metto sopra tutte le suggestioni che man mano mi vengono in mente, comprese citazioni, immagini, link, a volte anche delle poesie. Anzi, mi piace parecchio mescolare le carte e siccome penso che in fondo la scrittura per internet non esige tanto delle competenze nuove, quanto delle competenze da riscoprire, scrittori, poeti e qualche volta pittori mi vengono in aiuto. Ricordarsi di essere brevi dopo aver letto un brano di Hemingway o un racconto di Carver diventa sicuramente molto più facile. Così, la citazione che introduce i rapporti tra scrittura e grafica è di Marinetti: "Amiamo la dinamite delle idee nuove, dei fatti prodigiosi, dei nuovi colori e delle nuove immagini." Marinetti, Balla, Boccioni & Co., profeti della nuova arte e del nuovo stile di vita all'insegna della tecnica, del futuro e della velocità, sono sicuramente tra i miei numi tutelari.
I futuristi sono i bisnonni (sicuramente più audaci e creativi) dei web designer e i maestri dei web writer.
La scoperta che le parole non hanno solo un significato, ma anche una forma, una fisicità, una plasticità, l'avevano già fatta loro: parole che disegnano su grandi fogli bianchi e ingialliti uccelli, frecce, rombi, cerchi ... e intanto sui disegni si leggono poesie ... (e non è multimedialità, questa?)
E che dire dell'uso espressivo dei segni aritmetici + - = ? Oggi li amiamo così tanto, che ne riempiamo le nostre mail, i nostri SMS, i nostri siti. I pittori futuristi li usavano per i titoli dei loro quadri:
"dinamismo plastico: cavallo + caseggiato"
"donna + rosario"
"ritmo + rumore + velocità d'automobile"
E i neologismi audaci: "mimismagico", "motorumorista". (d'altra parte l'immaginazione, per Marinetti, era "senza fili" .... lingua, materia, suoni, immagini, si compenetrano e si trasformano senza sosta: "metafore condensate", "immagini telegrafiche", "nodi di pensieri", "tuffo della parola essenziale", "bilanci di colore", "pali analitici esplicativi" ... sono parole scritte nel 1913):
"... ci serviamo dei brevissimi od anonimi segni matematici e musicali, e poniamo tra parentesi delle indicazioni come: (presto) (più presto) (rallentando) (due tempi) per regolare la velocità dello stile .... "
E il buon Marinetti ha anche qualche eccellente lezione da impartire ai business writer dell'anno 2001.
La prima, sulla forza (oggi si direbbe "persuasiva") dell'infinito:
"il verbo all'infinito sarà indispensabile, poiché, tondo come una ruota, adattabile come una ruota a tutti i vagoni del treno delle analogie, costituisce la velocità stessa dello stile. Il verbo all'infinito nega per sé stesso l'esistenza del periodo ed impedisce allo stile di arrestarsi e di sedersi in un punto determinato. Mentre il verbo all'infinito è rotondo e scorrevole come una ruota, gli altri modi e tempi del verbo sono o triangolari, o quadrati o ovali." (non è meglio scrivere "per raggiungere i nostri obiettivi" piuttosto che "ai fini del raggiungimento dei nostri obiettivi"?)
La seconda, sull'aggettivo: "Ciò che è necessario è il servirsi dell'aggettivo il meno possibile e in un modo assolutamente diverso da quello usato fino ad oggi. Bisogna considerare gli aggettivi come segnali ferroviari o semaforici dello stile, che servono a regolare lo slancio, i rallentamenti e gli arresti della corsa, delle analogie. Si potranno cosí accumulare anche 20 di questi aggettivi semaforici. Io chiamo aggettivo semaforico, aggettivo-faro aggettivo-atmosfera l'aggettivo separato dal sostantivo isolato anzi in una parentesi, e diventato così una specie di sostantivo assoluto, più vasto e più potente di quello propriamente detto. L'aggettivo semaforico o aggettivo-faro, sospeso in alto della gabbia invetriata della parentesi, lancia lontano tutt'intorno la sua luce girante." (... cari colleghi business e web writer, anche senza metterlo tra parentesi, l'aggettivo è un segnale, spande luce e significato, il che vuol dire che va usato con parsimonia e al posto giusto... che luce diffondono i nostri consunti "innovativo", "all'avanguardia", "avanzato", "flessibile"... e qui per carità mi fermo...?)
E, infine, l'ultima lezione marinettiana, dedicata ai web designer: "La mia rivoluzione è diretta contro la cosí detta armonia tipografica della pagina, che è contraria al flusso e riflusso, ai sobbalzi e agli scoppi dello stile che scorre nella pagina stessa. Noi useremo perciò in una medesima pagina, tre o o quattro colori diversi d’inchiostro, e anche 20 caratteri tipografici diversi, se occorra. Per esempio: corsivo per una serie di sensazioni simili o veloci, grassetto tondo per le onomatopee violente, ecc. Con questa rivoluzione tipografica e questa varietà multicolore di caratteri io mi propongo di raddoppiare la forza espressiva delle parole."W MARINETTI!!
P.S. Tutte le citazioni sono tratte da: Distruzione della sintassi, immaginazione senza fili, parole in libertà, Filippo Tommaso Marinetti, 11 maggio 1913