Tu e loro: mettersi nei panni dei lettori
Leggiamo in tutti i manuali di scrittura, e anche su questo sito, che i testi sono efficaci quando sono orientati al lettore, reader-focused come dicono i nostri colleghi anglosassoni.
Ma mettersi nei panni dei tanti potenziali lettori è uno dei compiti più difficili per lo scrittore professionale. Talmente difficile che il più delle volte questo essenziale passo preliminare alla scrittura viene saltato. Talmente difficile che i due geniali autori di Made to Stick chiamano "maledizione della conoscenza" il patrimonio di esperienze e conoscenze dell'autore, così bravo ed esperto da non ricordarsi più cosa significa addentrarsi in un tema senza saperne nulla.
Mettersi nei panni o nelle scarpe del lettore significa che l'autore onnisciente deve imparare, anche solo per un po', a dimenticarsi tutto quello che sa e a guardare il testo come il lettore ignorante e distratto.
Il prezioso Toolkit for making written material clear and effective si apre con una griglia che aiuta chi scrive a misurare, e quindi a colmare, la distanza tra sè e il lettore. Il Toolkit è stato realizzato per i redattori di testi dedicati agli utenti di Medicare e Medicaid, i due servizi della sanità pubblica degli Stati Uniti, ma la griglia è utilissima per porsi le domande giuste prima di mettersi a scrivere qualsiasi testo informativo, promozionale, formativo o di servizio.
Ecco la mia traduzione, appena rivisitata:
OBIETTIVO DEL TESTO |
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Tu lo conosci perfettamente. Sai di cosa parla e come andrebbe utilizzato.
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Il lettore non lo conosce, può solo immaginarlo perché lo legge per la prima volta. |
FAMILIARITA' CON IL TEMA |
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Tu sei l’esperto. Conosci il tema in profondità, ben oltre quello che hai scritto.
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Il lettore non ne ha nessuna o ne sa solo qualcosa. |
LIVELLO DI INTERESSE E INVESTIMENTO |
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Tu hai investito tempo ed energie nella stesura del testo: le tue aspettative sul suo uso e impatto sono molto alte. |
Il lettore può non avere alcun interesse, sta a te catturare la sua attenzione, convincerlo a investire del tempo nella lettura, privilegiando quel testo tra tanti altri.
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CAPACITA' DI LETTURA E COMPRENSIONE |
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Tu sei un professionista della comunicazione. La lettura è tra le tue principali attività e consideri le capacità di lettura e comprensione come scontate.
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Il lettore può avere un livello di alfabetizzazione basso e scarsa abitudine alla lettura. Quella che per te è un’attività automatica, per lui o lei può essere un’impresa con qualche difficoltà.
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MODALITA' DI LETTURA |
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Tu dai per scontato, o speri, che il lettore legga tutto con attenzione, dall’inizio alla fine. |
Il lettore molto probabilmente darà prima un’occhiata complessiva al testo, poi deciderà se vale la pena di leggere e saltellerà qua e là alla ricerca di qualcosa che susciti il suo interesse.
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CAPACITA' DI CONCENTRAZIONE | |
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TEMPO PASSATO SUL TESTO |
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Tu hai passato sul testo tantissimo tempo. Avrai riletto alcune parti più e più volte e ormai non ricordi più che impressione può fare a una prima lettura.
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Il lettore potrebbe passare sul testo pochissimo tempo. Quanto, dipende da molti fattori, quali interesse per il tema, motivazione personale, situazione ambientale, scolarizzazione. In ogni caso, sono poche le persone che la prima volta leggono un testo ordinatamente dall’inizio alla fine.
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INTERPRETAZIONE DEL MESSAGGIO | |
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REAZIONI AL TESTO |
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Tu hai verso il testo che hai scritto e curato un atteggiamento positivo e sei convinto che abbia utilità e valore per chi lo legge. |
I lettori possono avere reazioni diverse, soprattutto quando il tema tocca la loro emotività e le loro abitudini. È il caso di temi quali la salute, l’ambiente, l’alimentazione, il lavoro.
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UTILIZZO DELLE INFORMAZIONI |
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Tu speri che i lettori facciano del testo e delle informazioni che contiene l’uso migliore, quello che tu hai mente, per esempio fare qualcosa o cambiare atteggiamento o opinione.
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I lettori potrebbero farne usi diversi, o non usarlo affatto. Molto dipende da quanto hanno capito, se lo trovano interessante rispetto alla loro situazione personale, da quanto sono motivati, se le azioni proposte gli sembrano allettanti o fattibili.
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