Le parole del web

Internet ha portato con sé molte parole nuove, che spesso non si sa come scrivere.
Questo è un piccolo elenco di quelle essenziali: con le maiuscole, le minuscole, gli acronimi, i trattini giusti.

 

e-mail / email
Tutto minuscolo, a rigore col trattino, come in tutte le parole in cui la "e" sta per "electronic". In realtà già dal 2003 l'Oxford Dictionary of English ha decretato la fine dell'uso del trattino in parecchi casi: online, tutto intero e senza trattino, proprio come email e cooperate, secondo una tendenza verso una scrittura più semplice e pulita, anche visivamente. Anche l'Economist scrive email tutto attaccato.
Forse perché ha ormai soppiantato la lettera, in italiano è usata quasi sempre al femminile.

home page
Minuscolo, con lo spazio: non c’è alcun motivo di usare le iniziali maiuscole, tranne un’anglofilia di maniera, né di farne una sola parola.

HTML / html
Essendo un acronimo (HyperText Markup Language, ovvero "linguaggio per la marcatura degli ipertesti"), il maiuscolo sarebbe di rigore, ma quattro lettere maiuscole "bucano" il testo. Essendo ormai entrato nel linguaggio corrente, e non solo degli informatici, i più lo scrivono giustamente tutto minuscolo.

Internet / internet
Nella prima versione di questa pagina ero ingiustamente perentoria: "nome proprio, quindi maiuscolo".
Forse perché nei primi entusiasmi, internet ci appariva quasi un'entità a sé, con una identità e una vita propria. Invece ora che entrata nella nostra quotidianità è come il telefono o la televisione, che scriviamo infatti minuscoli.
Devo dire che l'analisi che di questa parola fa Giancarlo Livraghi mi ha convinta in pieno, per cui ormai uso il minuscolo, soprattutto quando la rete è intesa come "strumento". Quando invece accompagna e specifica altri sostantivi (le tecnologie internet o il modello internet/intranet), uso sempre il minuscolo.
Quanto all'articolo determinativo, gli anglosassoni lo usano sempre ("the Internet"), mentre in Italia quasi tutti lo omettono. "Quasi" perché studiosi autorevoli come Franco Carlini e lo stesso Livraghi scrivono invece sempre "l'internet".

online / on-line / on line
Parola in piena evoluzione. Bill Walsh, copy editor del Washington Post, suggerisce "on-line" quando si tratta di un aggettivo (i servizi on-line), ma raccomanda "on line" negli altri casi. Eppure "online" tutto attaccato è la versione che più si va affermando, adottata anche dal britannico The Economist, settimanale notoriamente severissimo in fatto di stile. È la versione che anch'io preferisco e cui mi attengo in questo sito.

URL / url
È un acronimo che sta per Uniform Resource Locators, ma è ormai sinonimo di "indirizzo internet". Teoricamente andrebbe scritto tutto maiuscolo, ma ben pochi lo fanno. Quanto al genere, in italiano si usano sia il maschile che il femminile, anche se a rigore "locator" rimanderebbe al maschile.

Web / web
(A rigore) iniziale maiuscola quando è un’abbreviazione di World Wide Web, minuscolo quando si riferisce a un sito qualsiasi o connota qualcos'altro (le tecnologie web). Ma anche qui, la familiarità con internet ci porta ormai a usare comunque il minuscolo.

webmaster
Non è un nome proprio, quindi minuscolo e in una sola parola (come postmaster, su cui è modellato). Quando si tratta di una donna - e succede sempre più spesso - i politically correct del mondo anglosassone scrivono webmistress.

World Wide Web
Alla domanda su come si scrive "World Wide Web", il suo inventore Tim Berners-Lee, così risponde: "Dovrebbe essere scritto in tre parole separate, per originare l’acronimo WWW. Niente trattini. So che l’aggettivo worldwide sul vocabolario è una sola parola, ma World Wide Web io lo scrivo così." Anche noi possiamo attenerci a queste indicazioni, ma il maiuscolo non è d'obbligo.